Domande Frequenti - FAQ

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L'EPS costa meno dell'XPS e ha le stesse prestazioni.

 

FALSO

 

L'XPS possiede migliori caratteristiche in termini di resistenza alla compressione, assorbimento d'acqua e resistenza a cicli di gelo/disgelo, abbinate a elevate prestazioni termiche a lungo termine, anche a causa dello scarso rischio che assorba acqua ed umidità.

 

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L'XPS utilizza gas a effetto serra.

 

FALSO

 

La maggior parte degli XPS in commercio utilizza come gas espandente l’anidride carbonica, una sostanza che viene recuperata dalla natura e riutilizzata. Inoltre, i risparmi di CO2 ottenuti durante la durata in servizio dei pannelli di XPS compensano di gran lunga le eventuali emissioni di CO2 che si verificano durante la sua fabbricazione e installazione.

 

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In copertura non è così importante la resistenza alla compressione.

 

FALSO

 

Peso degli operai al lavoro sul tetto e particolare carico di neve potrebbero compromettere la stabilità dimensionale del prodotto e di conseguenza la perdita dell’equilibrio nel pacchetto di copertura. Sia il polistirene estruso che il poliuretano espanso offrono ottime performance di resistenza meccanica.

 

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In copertura è sempre necessaria un’elevata massa.

 

FALSO

 

La NTC - "Norme Tecniche per le Costruzioni" DM 14 Gennaio 2008 - al punto 7.2.2 recita:” massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla sommità della costruzione (le variazioni di massa da un orizzontamento all’altro non superano il 25 %, la rigidezza non si riduce da un orizzontamento a quello sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%)”. Ciò significa che la massa della copertura dipende dalla tipologia della costruzione in esame. Inoltre, un’eccessiva massa in copertura può essere pericolosa in zone sismiche.

 

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E’ sempre necessaria un’elevata massa in copertura per garantire un buon comportamento durante il regime estivo?

 

FALSO

 

Il parametro di riferimento per la valutazione dell’efficacia estiva delle strutture opache è la trasmittanza termica periodica Yie. Tale parametro si calcola tenendo conto di: conducibilità termica, calore specifico, spessore e densità. La prestazione estiva quindi può essere raggiunta anche con strutture leggere costituite da materiali con buoni valori di conducibilità termica e calore specifico. In quest’ottica è possibile considerare soluzioni combinate tra materiali con elevata resistenza termica e materiali con elevato calore specifico e non esclusivamente soluzioni particolarmente massive.

 

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La reazione al fuoco degli isolanti termici organici è inadeguata e l’utilizzo può essere pericoloso in caso di incendio.

 

FALSO

 

E’ sbagliato aspettarsi che un buon isolante termico vada anche a costituire una barriera per il fuoco. Non è un materiale a vista e la sua funzione è diversa. Proviamo poi a pensare quanti oggetti che compongono le nostre case finirebbero per bruciare prima e meglio di un isolante usato in intercapedine o in copertura. Mobili in legno, tende, divani, coperte… le stesse travi a vista di un tetto in legno.
Sono comunque disponibili in commercio degli isolanti termici organici come il POLIISO FB che offrono elevate prestazioni al fuoco (Euroclasse B s1 d0). In ogni caso è importante valutare le prestazioni al fuoco di un materiale in condizioni reali di esercizio come precisato anche in questa pagina e questo filmato.

 

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Fino a quale temperatura la lastra di polistirene estruso conserva la sua forma? Per quanto riguarda i pannelli in poliuretano?

 

Per il polistirene estruso la temperatura massima di esercizio è di 75°C. Con temperature superiori possono verificarsi deformazioni permanenti: è consigliato quindi non coprire con protezioni scure i pannelli durante le calde giornate estive.

 

Per quanto riguarda il poliuretano espanso rigido, non essendo un materiale termoplastico ma termoindurente, è utilizzabile in un range di temperature normalmente comprese fra -40 °C e +110 °C. Per brevi periodi possono sopportare anche temperature superiori. Lunghe esposizioni alle temperature potranno causare deformazioni alla schiuma o ai rivestimenti, ma non provocare sublimazioni o fusioni.
Questa caratteristica è particolarmente importante nell'applicazione degli isolanti in copertura, sotto manti impermeabili, sintetici o bituminosi, che richiedono la sigillatura a caldo dei teli o la posa mediante spalmatura di bitume fuso.

 

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Il poliuretano fonde in caso d’incendio?

 

FALSO

 

Il poliuretano è un prodotto termoindurente perciò in fase di combustione non fonde, non rilascia gocce o particelle ardenti e mantiene sostanzialmente intatta la sua struttura durante le fasi di pirolisi e carbonizzazione.

 

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Al contrario di quelli del poliuretano, i valori di conducibilità termica del polistirene estruso peggiorano al crescere dello spessore.

 

VERO

 

Grazie però a nuove tecnologie produttive questo limite è stato superato. I nuovi spessori della gamma X-FOAM hanno lambda migliorati perché realizzati in multistrato termosaldato. Questo risolve anche i problemi legati alla posa in opera di più strati di materiale.

 

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Cosa rappresentano il valore di λD e RD ​?


Il valore λD  è rappresentativo del 90% della produzione con una confidenza del 90% della conducibilità termica stimata per 25 anni di esercizio. E' comprensivo dell'incremento dovuto all' invecchiamento e può essere utilizzato come valore di progetto per condizioni applicative analoghe a quelle di riferimento (10 °C e 50% UR). Tutti i materiali isolanti sottoposti a marcatura CE sono obbligati ad indicare il valore di λD.

 

Secondo la normativa per la classificazione degli isolanti termici in edilizia, il valore statistico della resistenza termica, R90/90, quando calcolato dallo spessore nominale, dN e la conducibilità termica corrispondente, λ90/90, deve essere arrotondato per difetto al più vicino 0,05 m²⋅K/W, e dichiarato come RD in step di 0,05 m²⋅K/W. Altresì il valore statistico della resistenza termica, R90/90, per i prodotti dove solo la resistenza termica viene misurata direttamente, deve essere arrotondato per difetto al più vicino 0,05 m²⋅K/W e dichiarato come RD in step di 0,05 m²⋅K/W.

 


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Le lastre isolanti in XPS e pannelli PIR sono prodotti durevoli?


VERO


I prodotti in XPS e PIR hanno una vita utile superiore ai 50 anni che corrisponde alla vita utile degli edifici ordinari.
Grazie alla sua struttura a celle chiuse non subisce, nelle normali condizioni d'uso, trasformazioni causate da assorbimento d'acqua, compressione, insaccamenti, ecc.

 

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Il poliuretano è pericoloso per la salute?


FALSO


Il poliuretano è un polimero estremamente versatile che permette di ottenere una vasta gamma di prodotti con proprietà e impieghi molto diversi. Molti oggetti, indispensabili al nostro quotidiano benessere, sono realizzati utilizzando i numerosi componenti della famiglia dei poliuretani.
Le principali applicazioni del poliuretano risultano essere le seguenti:
• Poliuretani espansi rigidi: isolanti termici per l'edilizia, l'industria, il settore del freddo;
• Poliuretani espansi flessibili: materassi, arredamento, industria automobilistica
• Poliuretani compatti ed elastomeri: suole per calzature, articoli sportivi, filati (lycra), piste di atletica.
• Poliuretani per vernici e collanti: arredamento, industria automobilistica, edilizia.
• Poliuretani speciali: applicazioni mediche (valvole cardiache, protesi, filtri per emodialisi, guanti chirurgici, sacche per sangue).
In tutte queste applicazioni i prodotti in poliuretano assicurano una perfetta compatibilità con i criteri di sicurezza e salute.

 


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Con cosa è possibile incollare le lastre in XPS e i pannelli PIR?

 

Le lastre in XPS possono essere trattate fondamentalmente con tutti gli adesivi idonei al polistirene. Tra questi, ad esempio, guaine adesive bituminose applicate a freddo, adesivi poliuretanici ed adesivi a base di cemento. In generale, occorrerà usare adesivi privi di solventi. Occorrerà sempre attenersi ai consigli del produttore dell'adesivo.

 

I pannelli in poliuretano espanso rigido offrono compatibilità con bitumi, collanti di natura organica, ottima resistenza ai fissaggi meccanici valutata secondo il Pull Through Test (carico di estrazione del vento). In particolare per i prodotti in poliuretano con supporto in alluminio è consigliabile utilizzare colle poliuretaniche mono o bicomponenti in quanto, essendo rivestimenti senza alcuna porosità, risulta difficoltoso assorbire l’umidità dei collanti di natura organica.
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Con cosa si tagliano o si profilano le lastre in XPS e i pannelli PIR?

 

Le lastre isolanti in polistirene espanso estruso XPS possono esser tagliate, al fine di dar loro una forma, con "cutter", seghetti a mano, elettrici, radiali ed anche con filo caldo.

 

I pannelli in poliuretano, invece,  non possono esser tagliati a filo caldo o con seghetti elettrici ma solo con taglierine a filo rotante, cutter, seghe circolari, seghetti a mano, etc.

 

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I prodotti X-FOAM e POLIISO possono essere mangiati da topi, uccelli, etc. ?

 

No, essendo un prodotto derivato da idrocarburi naturali non costituisce nutrimento per alcun essere vivente, compresi i microrganismi. In qualche caso può capitare che piccoli roditori o uccelli cerchino di ricavarsi il proprio nido. E' quindi importante posare correttamente scossaline laterali e accessori per la ventilazione in modo da impedirne l'accesso.

 

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Le lastre in XPS possono essere immagazzinate all'esterno?

 

Non ci sono controindicazioni in merito. Chiaramente i prodotti in polistirene, essendo manufatti leggeri, richiedono un po' di riguardo. Il materiale prodotto viene stoccato utilizzando una pellicola protettiva resistente agli UV per evitare la formazione  della patina giallastra che si può creare sulle superfici esposte al sole.